Le regole d’oro per addolcire le notti del tuo bebè

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L’importanza del sonno per un bebè

Il riposo è una componente fondamentale nella crescita di un bambino a cui dobbiamo prestare attenzione fin dai primissimi giorni di vita. Sappiamo infatti che il cervello non si addormenta mai e che proprio durante il sonno vengono sviluppate delle capacità intellettive e cognitive importanti.

Nei primi 4 mesi di vita il neonato non distingue il giorno dalla notte, dorme molto e si sveglia quasi esclusivamente per mangiare. Sta quindi alla mamma doversi adattare ai suoi ritmi fisiologici e non viceversa. Inutile dire che sarebbe sbagliato pensare di tenere il piccolo forzatamente sveglio durante il giorno sperando che poi dorma tutta la notte. Il neonato ha bisogno di alternare regolarmente momenti di sonno a momenti di veglia per potersi rigenerare dal punto di vista psicofisico, per rilassare la muscolatura e per regolarizzare verso un ritmo più lento il battito cardiaco e la respirazione.

Quando il bimbo è ancora molto piccolo il ritmo sonno/veglia viene determinato principalmente dalla stanchezza fisica e psichica. Un neonato viene letteralmente travolto dagli stimoli che riceve dall’esterno. Pensiamo, per esempio, al momento della poppata, ai volti e alle voci delle persone che deve imparare a riconoscere, ai suoni dell’ambiente che lo circondano, alle sensazioni che sperimenta durante il cambio del pannolino, alle percezioni tattili degli oggetti con cui entra in contatto. Tutti aspetti che per lui rappresentano una novità assoluta e la cui elaborazione comporta un enorme sforzo intellettivo. Da buoni genitori dobbiamo quindi fare in modo che il nostro pulcino possa riposare al meglio inserendolo in un ambiente tranquillo, confortevole e protetto.

La Culla

Cominciamo scegliendo la culla giusta: sicura, resistente e di qualità. Può essere una classica culla a dondolo per permettervi di cullare dolcemente il vostro piccino; una culla munita di ruote per poterla spostare di volta in volta dove vi è più comodo; o una più moderna culla nido, pratica e resistente. Assicuratevi però sempre che sia realizzata con materiali di qualità, che sia munita di spondine sufficientememente alte per evitare che il neonato possa cadere a terra, che sia senza spigoli e possibilmente munita di capottina per offrire riparo da luci troppo forti.

Il lettino

In alternativa, potete già pensare di acquistare il primo lettino e munirvi di apposito riduttore per adattarlo nei primi mesi di vita del bebè. Ottima soluzione è anche la culla-lettino, che si attacca al lettone di mamma e papà favorendo il co-sleeping di cui tanto si sente parlare. Vi segnaliamo, in particolare, la mini culla lettino Lella di Picci disponibile sull’e-shop di Sotto il Cavolo a un prezzo davvero imbattibile. Molto interessanti sono anche le soluzioni trasformabili in cui la struttura del letto viene incastonata fra vani porta oggetti e cassettoni più o meno capienti che, una volta rimossi, consentono di trasformare il lettino in un vero e proprio letto.

Materassi e linea bianca

Scegliete un buon materasso, meglio se antisoffocamento, traspirante e anallergico sia per la culla che il lettino. Il noto marchio Pali, per esempio, offre materassi e una linea bianca completa di ultima generazione che sfruttano forme e materiali nuovi, appositamente studiati per l’infanzia. Munitevi di lenzuola salvapipì in cotone o PVC, elasticizzate e impermeabili; di morbidi paracolpi; di un buon guanciale come quello in fibra di bamboo, completamente ecologico e sicuro, o addirittura termoregolabile se volete garantire maggiore freschezza e comodità al bebè; di lenzuola (qui lenzuola per culle e lenzuola per lettini) e coordinati neonato di qualità. In commercio potete trovare un’enorme varietà di disegni e fantasie per questi tessili ma fate sempre attenzione ai materiali con cui sono realizzati e alla cura che viene posta nei dettagli.

 

Durante la stagione estiva, infine, non dimenticate di proteggere il sonno del vostro bambino tenendo lontane zanzare e altri fastidiosi insetti. Dotate culla o lettino di appositi veli giroletto che, oltre a proteggere il vostro piccolino possono contribuire ad arredare la sua cameretta.

Come preparare il sonno nel bambino

La preparazione del sonno nel bambino deve essere un rituale ovvero deve seguire delle procedure che si ripetono sempre uguali nel tempo per fargli capire quando è arrivato il momento della nanna. Lavarlo, fargli indossare il pigiamino e dargli la poppata lo predispongono psicologicamente al riposo. Non di rado i neonati si addormentano beatamente in braccio alla loro mamma verso la fine della poppata. Ma in questo caso è l’odore della mamma e il calore del suo corpo che li fanno sentire protetti e al sicuro.

Con i bambini più grandi, di 8-12 mesi, può essere d’aiuto il fatto di creare un ambiente silenzioso e privo di forti stimoli luminosi. A questa età dovrebbero cominciare a prendere sonno nel loro lettino e, per aiutarli, potete approfittare di questi momenti per parlare con loro o per raccontare delle semplici storie adottando un tono di voce pacato e disteso. A volte può essere efficace anche una buona camomilla per aiutarli a rilassarsi.

E’ importante però che, dopo questi rituali, il bambino si addormenti da solo senza collegare il sonno alla presenza di un genitore o al fatto che lo tenga in braccio. Il sonno deve cominciare e finire nello stesso ambiente, così da permettergli di riconoscerlo e stabilire una certa familiarità.

La mancanza di sonno e gli effetti sui genitori e sul neonato

Quando un bambino non riesce a dormire abbastanza si parla di “disturbi del sonno” che, pare, siano piuttosto frequenti tra i bambini del nostro paese. Purtroppo un sonno irregolare, spezzato e poco sereno, può avere serie conseguenze sul bambino stesso ma anche sul resto della famiglia. I genitori ne risentono con sonnolenza diurna, difficoltà di concentrazione, irritabilità, mancanza di appetito e stanchezza profonda sia fisica che mentale. Nel bambino invece si crea un disequilibrio tra il suo bisogno di dormire e l’agitazione che la mancanza di sonno gli provoca che, a sua volta, stimola la produzione di cortisolo, un ormone causa di stress e irritabilità. Un circolo vizioso insomma che va gestito con pazienza sin dalle prime battute.